La poesia di Mai Văn Phấn sulla rivista
Le Muse


Le Muse:
Le Muse è una rivista d’arte e cultura
fondata da Paolo Borruto e Maria Teresa Liuzzo diciannove anni fa e quindi può
considerarsi storica nel nostro panorama letterario, scenario nel quale molte
riviste di questo genere chiudono i battenti dopo poco o pochissimo tempo dai
loro inizi.
Le Muse è organo ufficiale dell’Ass.ne
Lirico – Drammatica Arte e Cultura Pasquale Benindende.
Maria Teresa Liuzzo ricopre i ruoli di
Editore, Direttore Responsabile e Direttore Pubbliche Relazioni.
I vicedirettori sono Davide Borruto e
Stefano Mangione e lo stesso Borruto è Direttore della Redazione e gestisce i
rapporti con gli Istituti Culturali.
Molto nutrito il Comitato Letterario di
Redazione del quale ha fatto parte la figura di spicco di Giorgio Bàrberi
Squarotti.
Le Muse annovera Corrispondenti Esteri
in Romania, Spagna, U.S.A. e Argentina.
La Direzione e l’Amministrazione di Le
Muse sono a Ravagnese di Reggio Calabria e tra le riviste artistiche cartacee
del Meridione, quella che prendiamo in considerazione in questa sede può
considerarsi una delle più serie ed eclettiche.
Ricchissimo il sommario che presenta
l’Editoriale di Davide Borruto per la memoria di Andrea Camilleri recentemente
scomparso.
Seguono parti dedicate a poesie di poeti
dei quali spesso sono inserite le fotografie e sezioni che contengono poesie di
poeti italiani celebrati all’estero come Delma Cigarini tradotta in lingua
spagnola e Aldo Sisto tradotto in lingua albanese.
Il personaggio del mese è Chiara Ortuso,
insegnante, scrittrice e poetessa della quale è pubblicata la foto a colori in
copertina.
Nel bimestrale s’incontrano saggi e
recensioni di qualità e una Rubrica è dedicata agli Aforismi di Antonio
Martone.
Una lettura impegnata, un caleidoscopio
di articoli e testi poetici connotati dal comune denominatore della qualità a
dimostrazione che ancora una volta scommettere sulla poesia e l’arte in
generale si rivela una scelta vincente per i valori dell’essere che sono ancora
in piedi in un mondo dominato dalla mentalità dell’avere.
Un’immersione tout-court nella bellezza
che supera di gran lunga la mentalità del mero apparire.